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Progetto in 40ena

Foto da Remoto

Il progetto.

In giro per il , mondo, dentro le quarantene vissute in maniera unica da ognuna delle persone che hanno voluto abbracciare questo progetto, per sentirsi meno sole, meno annoiate, rilassandosi tra una riflessione e l’altra, tra quello che accade all’esterno e quello che succede all’interno del nostro recinto.

The project.

All over the world, within the quarantines lived in a unique way by every person who wanted to join this project, to feel less alone, less bored, relaxing between thoughts, between what happens outside / inside our enclosure.

Progetto fotografico in quarantena

Take a sneak preview.

Scoprilo in anteprima.

Progetto fotografico in quarantena

I’ll tell you about my project, hoping to be exhaustive but I’m afraid I won’t be able to be just as short.
When the mess broke out it didn’t take long for us to be clear that we would have to change habits, that we would be separated from our loved ones for a while, that we wouldn’t work, that it would last long and that when we would come out of this, we would have found a different world. Without being post apocalyptic dramatic , I stopped to reflect on how this new condition made us feel. How we were and what we felt was probably not entirely clear to us either, but trying to communicate it could have been a key to understanding it. I like photography and I like to deal with people and their emotions, so I searched for a contemporary way that could combine the both even in times of social distancing.
Basically I asked several people from all over the world to tell me how they were experiencing their quarantine from an emotional point of view through self-portraits or, in the case of photographers and artists through their works, in which they could recognize themselves in the current mood. I tried to help those who were unable to organize and decide what the best conditions were for shooting, most of them using a mobile phone. After receiving, choosing and editing the files, I printed a photo for each person in Fuji Instax Square format using a digital / instant hybrid camera.
For each one I started to publish on Instagram a video in which the photo is printed and developed and the backstage of the composition of a small set in which I mixed the print and few objects that, who was portrayed, defined Important in this period. After that I posted the shot the final shot related to the mood she/he wanted to communicate even with a song. I will continue to post a photo for each quarantine day until it’s over.

Ti racconto il mio progetto, sperando di essere esaustivo ma temo di non riuscire ad essere altrettanto breve.
Quando è scoppiato il casino non c’è voluto molto affinché fosse chiaro a tutti che avremmo dovuto cambiare abitudini, che saremmo stati separati dai nostri cari per un po’, che non avremmo lavorato, che non sarebbe durato poco e che, quando ne saremmo usciti, avremmo trovato un mondo diverso. Senza essere post apocalittico melo drammatico, mi sono soffermato a riflettere su come questa nuova condizione ci facesse sentire. Come stavamo e ciò che provavamo probabilmente non era del tutto chiaro neanche a noi ma cercare di comunicarlo sarebbe potuta essere una chiave per capirlo. Mi piace la fotografia e mi piace avere a che fare con le persone e con le loro emozioni, per cui ho cercato una chiave contemporanea che potesse unire le due cose anche in tempo di distanziamento sociale.
Fondamentalmente ho chiesto a diverse persone, provenienti da tutto il mondo, di raccontarmi come stessero vivendo la loro quarantena dal punto di vista emotivo attraverso autoscatti o, in caso di fotografi e artisti attraverso loro opere, in cui si potessero riconoscere nello stato d’animo attuale. Ho cercato di aiutare chi non era in grado di organizzare e decidere quali fossero le condizioni migliori per scattare, nella stra grande maggioranza dei casi usando un cellulare. Dopo aver ricevuto, scelto ed editato i file, ho stampato per ogni persona un foto in formato Fuji Instax Square utilizzando una macchina ibrida digitale/instantanea.
Per ognuno ho iniziato a pubblicare su Instagram un video in cui la foto viene stampata e sviluppata ed il backstage della composizione di una piccolo set in cui ho inserito, oltre la stampa, anche una serie di oggetti che, chi era ritratto, ha definito Vicini in questo periodo postando poi lo scatto realizzato correlato allo allo stato d’animo che voleva comunicare e ad una canzone. Continuerò a pubblicare una foto per ogni giorno di quarantena fino a che non sarà finita.

Foto da Remoto vuole essere un documento della situazione attuale, un gesto dovuto per non lasciare cadere questo tempo interiore nel vuoto

Foto da Remoto wants to be a reportage of the situation we are experiencing, a gesture due not to let this inner time falls

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    #staiacasa